Indice della pagina
Quello che mi sono chiesta durante uno dei vari tentativi di rinvaso di questa Neofinetia è:
Come sono arrivata a incasinarmi così?
Semplice, gli amici.
Anita responsabile di avermi fatto conoscere questa pianta.
Franz e Liina di Currlin Orchideen che mi hanno dato una magnifica Neofinetia falcata con ben 17 vegetazioni e 45 cm di radice.
Vi ringrazio tutti!
Il rinvaso tipico di una Neofinetia si chiama Kokedai (苔台 letteralmente “recipiente di muschio”) e viene eseguito con sfagno che è un genere di muschio. Lo scopo è proprio quello di creare una palla di muschio concava sulla quale appoggiare la Neofinetia.
Prima di iniziare bisogna procurarsi il materiale, quindi cosa serve oltre alla pianta?
Il materiale
– Sfagno a fibra corta
– Sfagno a fibra lunga
– Vaschette per l’ammollo
– Vaso per Neofinetia o in coccio grezzo
– Cupola in plastica traforata o cestello
– Supporto cilindrico
– Acqua
Nel mio caso ho scelto un vaso in coccio perché la pianta da rinvasare è molto grande e non si trovano in Italia vasi per Neofinetia delle dimensioni adatte quindi c’è da aggiungere
- Trapano con punta da muro
- Lima (io ne ho usata una da ferro)
Preparativi
Ho messo in ammollo lo sfagno per un paio d’ore, nel frattempo ho messo in ammollo anche le radici della pianta per renderle più malleabili senza spezzarle.
Il vaso
Abbiamo bisogno che il foro di scolo sia più largo del normale sia per una maggior circolazione dell’aria e perché è il punto da cui sentiremo se la pianta ha bisogno o meno di acqua.
I vasi fatti apposta per la Neofinetia hanno un foro più largo e dei piedini mentre nei vasi “normali” dovremmo allargare il foro.
E’ meglio mettere in ammollo il fondo del vaso per qualche minuto, poi con una punta da muro piccola (io ho usato la punta numero 5) impostando il trapano alla velocità minima ho iniziato ad allargare il foro.
Infine ho smussato i punti più taglienti con la lima.
La pianta
La mia Neofinetia era agganciata a un cestello di plastica, le radici erano aggrappate a questo supporto e per staccarle è importante che siano ben bagnate.
Con qualche difficoltà sono riuscita a tagliare il cestello e liberare la pianta.
Dopo vari tentativi ho deciso di mettere in forma le radici per facilitare poi l’avvolgimento.
Kokedai
Nel mio caso non ho trovato una cupola o cestello da posizionare sotto la pianta per garantire che la parte interna della “palla di sfagno” resti vuota e così ho fatto senza. Credo che la cupola renda più semplice il rinvaso, se l’avete posizionatela sul supporto prima di mettere lo sfagno.
Ho preso una manciata di sfagno corto e dopo averlo ben strizzato l’ho stretto sul supporto, facendolo aderire il più possibile.
Ho posizionato sulla sommità la pianta cercando di metterla il più possibile centrata.
Poi ho iniziato ad avvolgere, come fossero un turbante, le radici.
Infine per chiudere il tutto si prendono alcuni (3 o 4) fili di sfagno lungo e si posizionano come una sciarpa attorno alla pianta in modo da coprire le radici, così che non siano a contatto diretto con il vaso. Ho ripetuto questa operazione per 4 volte iniziando da un punto cardinale differente.
Quest’ultimo passaggio serve per fissare la pianta.
Dopo diversi tentativi ce l’ho fatta!
Bisogna avere il materiale pronto perché il trucco per una buona riuscita è la velocità.
Messa in vaso
Ora non resta che togliere la pianta dal supporto e infilarla nel vaso.
Con un arnese piatto si sistema lo sfagno che fuoriesce dal vaso, in modo da creare una forma il più possibile ordinata.
Con un bastoncino ho controllato che non ci fosse sfagno che occludesse la parte centrale sottostante la pianta.
Il rinvaso è fatto!
Mi ha dato grande soddisfazione vedere il lavoro concluso.
Guardando video e vedendolo fare in diretta sembrava più semplice.
Armatevi di pazienza e poi godetevi il risultato.
Grande travaso Manuela ???
Anch’io ho una neo grande , non conoscevo il trucco Delle radici a turbante e quindi se ne stava in bark….. adesso proverò anch’io !
La tua spiegazione è perfetta, solo mi puoi dire il diametro del vaso ?
Io pensavo di aggiungere dei piedini in polistirolo…poco belli, ma mi facilitano il passaggio dell’aria
Ti ringrazio molto! ?
Il vaso ha un diametro di 10 cm ed è alto 9 cm.
Mi sembra un ottima idea quella dei piedini in polistirolo!
A me era venuto in mente di appoggiarolo su una griglia. Mi hanno suggerito anche di utilizzare i pressini per sottolio che trovi facilmente nei negozi di casalinghi.