Ti presento la phalaenopsis

In genere si parte così: vorresti provare a tenere in casa un’orchidea ma non sai da che parte cominciare, hai paura di farla schiattare dopo due giorni e così non ti decidi mai.

Poi un giorno vai a fare la spesa, o fai un giro all’Ikea, e mentre ti stai avviando alle casse la vedi. Ha fiori di un colore meraviglioso, un po’ sofferente dentro al suo involucro di cellophane, magari il prezzo è scontato. E allora pensi, massì, tanto qui probabilmente muore lo stesso. Mi butto.

Phalaenopsis Chocolate Drop

E così arriva in casa la prima orchidea, che spesso e volentieri è una phalaenopsis. Il nome deriva dal greco e significa “simile a una farfalla”. Se stai pensando che il fiore tutto sommato non assomiglia poi così tanto a una farfalla, aspetta di vederla sul balcone di casa mentre soffia un po’ di brezza…

A questo punto, meglio chiarire una cosa: la vostra phalaenopsis è un ibrido, quindi è il prodotto di svariati incroci. Alcuni ibridi sono davvero stupendi, a volte molto antichi e pregiati… in genere, questi rappresentano il passo successivo nella dipendenza da orchidee 🙂

Il vantaggio degli ibridi è che, in genere, sono piante più resistenti rispetto alle specie botaniche (quelle che si trovano in natura, aggrappate agli alberi delle foreste tropicali). Una volta che avrete preso un po’ di confidenza con questo genere di orchidee, riuscirete a individuare alcune caratteristiche, nelle foglie e nei fiori, che identificano in qualche modo le antenate botaniche della vostra pianta.

Bene, detto questo possiamo sfatare il mito dell’orchidea difficile da coltivare. La phalaenopsis è assolutamente alla portata di tutti, basta avere ovviamente qualche accortezza per farla stare a proprio agio sul balcone di casa nostra. Proprio come tutti gli altri tipi di pianta.


Luce

Le phal in natura sono piante da sottobosco. Sono dette “epifite” perché crescono sui tronchi degli alberi, grazie alle loro radici carnose. Quindi hanno foglie molto larghe, per catturare la luce.

Tutto questo ci dà già un indizio: nel loro habitat naturale le phalaenopsis vivono in ambiente umido e ombreggiato. Quindi a casa dovremo trovar loro un posticino all’ombra, lontano dalla luce diretta del sole, che causa di solito brutte scottature.

Phalaenopsis Red Lip

Come fare per capire se la nostra phal ha la quantità giusta di luce? In genere, le foglie dovrebbero essere di un bel verde brillante: se sono troppo scure, c’è poca luce; al contrario, se tendono a schiarirsi significa che ce n’è troppa.


Acqua

Se sono piante tropicali, vorranno molta umidità! Sì, certo, ma occorre tenere conto che in natura le phalaenopsis vivono sugli alberi, quindi con una buona circolazione d’aria e soprattutto… zero ristagni! Il ristagno d’acqua è il nemico numero uno delle phalaenopsis, e va evitato in tutti i modi. La regola in questi casi è semplice: se le radici sono verde argento, si innaffia; se invece sono verde brillante, assolutamente niente acqua.

Ma le phalaenopsis possono marcire non solo dalle radici. Occorre fare attenzione che non si fermi dell’acqua nelle ascelle fogliari, ovvero nel punto in cui la foglia si innesta al fusto. Il consiglio è quello di non dare mai acqua dall’alto, ma sempre per immersione. Basta calare il vasetto di plastica trasparente, in cui in genere si trovano, nel lavandino di casa per una quindicina di minuti.


Temperatura

Si diceva, sono piante tropicali. Quindi le temperature non devono mai scendere al di sotto dei 13 gradi. Anche qui però c’è un piccolo accorgimento da prendere, se vogliamo vedere la nostra piantina di nuovo in fiore. Infatti, lo stimolo a fiorire arriva proprio da un certo sbalzo di temperatura. Quindi se in appartamento avete sempre 20 gradi, di giorno e di notte, probabilmente la vostra phalaenopsis sarà bella rigogliosa, ma difficilmente fiorirà.

“White Ikea” 🙂

Riepilogando, per il benessere della vostra orchidea-farfalla, salvata dalla morte certa dei bancali Ikea, dovrete scovare in casa vostra una collocazione che:

  • sia in ombra
  • abbia un buon ricircolo d’aria
  • abbia una temperatura compresa possibilmente tra i 13 e i 25 gradi, con uno sbalzo tra il giorno e la notte

Nessuna paura: col tempo, quando avrete preso un po’ di confidenza, vi verrà tutto naturale. E le phalaenopsis sul vostro balcone si moltiplicheranno!

Buon divertimento! 🙂

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

quattro + 1 =

Lang »